La normativa per le segnalazioni di illeciti e la gestione del whistleblowing nel settore privato.
Qualunque sia la dimensione della tua organizzazione vi permettiamo di gestire in maniera ottimale il whistleblowing. Supporto tecnico “chiavi in mano” corredato di consulenza legale.
Ma il nostro servizio non è solo software…
La nostra missione è promuovere la trasparenza e la giustizia, e siamo pronti per aiutarti a comprendere e attuare le direttive sul whistleblowing e non solo per rispettare la normativa ed essere tranquilli.
Comprendiamo la delicatezza e la complessità di questo argomento, ecco perché siamo pronti a offrire soluzioni moderne, calibrate e una consulenza esperta.
Se stai cercando una piattaforma tecnologica per la gestione delle segnalazioni o desideri esternalizzare completamente il processo, possiamo aiutarti. Sicuramente i nostri esperti possono essere il tuo alleato.
l whistleblowing rappresenta una pratica fondamentale per ogni azienda che ambisce a mantenere standard elevati di compliance. Nel contesto attuale, con crescenti richieste di trasparenza e responsabilità da parte delle aziende, l’adozione di sistemi di whistleblowing diventa un elemento chiave del successo aziendale. Non solo risponde a precisi obblighi normativi, come quelli delineati dalla direttiva whistleblowing, ma diventa una componente strategica per le aziende, poiché assicura una gestione proattiva delle eventuali violazioni.
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La nuova disciplina sul whistleblowing
Con il decreto legislativo 24 del 2023 è stata emanata la nuova disciplina del whistleblowing che deve essere applicata dalle organizzazioni che hanno impiegato, nell’ultimo anno, la media di almeno 50 lavoratori subordinati con contratti di lavoro a tempo indeterminato o determinato. La nuova normativa è entrata in vigore il 15 luglio 2023, ma per le imprese che abbiano impiegato, nell’ultimo anno, una media fino a 249 lavoratori gli obblighi decorreranno dal 17 dicembre 2023.
La segnalazione può essere inoltrata non solo dai dipendenti, ma anche dai professionisti, consulenti, lavoratori autonomi e collaboratori che svolgono la propria attività presso i soggetti privati oppure forniscono beni o servizi ed inoltre anche i volontari e i tirocinanti anche non retribuiti e gli azionisti e le persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza.
Le organizzazioni obbligate devono, poi, istituire un canale di segnalazione interna che garantisca la riservatezza dell’identità del segnalante, delle persone coinvolte, nonché del contenuto della stessa e della relativa documentazione. Le informazioni sul funzionamento del canale interno devono essere rese facilmente visibili nei luoghi di lavoro ed in una sezione dedicata del proprio sito internet.
È prevista l’istituzione di un canale di segnalazione esterna gestito dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla quale il segnalante si può rivolgere se il canale di segnalazione interna non viene attivato o non è stato realizzato nel rispetto dei requisiti normativi. Come previsto dal d.lgs. 24/2023 l’ANAC ha adottato con la delibera n. 311 del 12 luglio 2023 apposite Linee Guida relative alle procedure per la presentazione e la gestione delle segnalazioni esterne.
Il whistleblower può anche effettuare una divulgazione pubblica dei fatti illeciti se la segnalazione interna o esterna effettuata non ha ricevuto riscontro nei termini previsti o se teme che la violazione possa costituire un pericolo imminente o palese per il pubblico interesse.
Cos’è whistleblowing e chi è il whistleblower
Il whistleblowing è l’atto concreto attraverso cui un individuo segnala comportamenti o attività illegali o immorali compiute all’interno di un’organizzazione o un’azienda, senza subire ritorsioni o discriminazioni.
La segnalazione può riguardare una vasta gamma di violazioni o comportamenti illeciti, come la corruzione, le frodi, le discriminazioni, le molestie sessuali, le violazioni dei diritti dei lavoratori o dell’ambiente.
Informare di una violazione o di un comportamento illecito è un atto di coraggio e di responsabilità, ma potenzialmente può anche comportare rischi per il segnalatore, come la perdita del lavoro, la discriminazione, il mobbing o la diffamazione.
Il whistleblowing rappresenta uno strumento importante per prevenire e individuare atti illegali o comportamenti illeciti all’interno dell’organizzazione, ma deve essere accompagnato da misure di protezione specifiche e da una cultura aziendale etica e trasparente. Per questo motivo, la tutela del whistleblower è estremamente importante.
La tutela del whistleblower
La normativa europea e italiana prevedono misure di protezione specifiche per garantire l’anonimato del segnalatore e prevenire qualsiasi forma di pericolo o ritorsione nei suoi confronti.
L’implementazione di un canale di segnalazione efficace e sicuro, come un software di whistleblowing, contribuisce a garantire la protezione del whistleblower e la gestione efficiente e riservata delle informazioni ricevute.
Un software di whistleblowing consente all’informatore di effettuare la segnalazione in modo anonimo e sicuro, senza dover rivelare la propria identità: in questo modo, il whistleblower può sentirsi protetto dalla minaccia di ritorsioni o discriminazioni e contare su un alto livello di sicurezza e privacy delle informazioni inviate, grazie alla possibilità di criptare le comunicazioni e di proteggere i suoi dati personali.